Leggere un testo è come fare un viaggio

Leggere un testo è come fare un viaggio, è anche come vedere un film.

Mentre si legge le immagini si formano e scorrono.

Se si legge lentamente questa magia non avviene

Se si analizzano le parole una per una la magia non si compie, neanche in questo caso.

La magia si inceppa anche se non si capiscono delle parole.

Quindi per far avvenire la magia le parole bisogna conoscerle.

Però il risultato finale, il film, non è strettamente legato alle parole, non è la somma delle parole, è difficile pensare di ottenerlo in modo meccanico, lavorando sulle parole, le forme e le relazioni tra le parole.

Ci si potrebbe provare.

E’ l’approccio che viene seguito nei libri di testo, nelle scuole, sembra già dall’antichità.

Ma funziona solo a patto che una persona legga molto, e che prenda confidenza a parlare e scrivere.

Quindi funziona solo istruendo la macchina che non conosciamo, che svolge questo lavoro di codifica e decodifica.

Si può imparare a far funzionare la macchina anche senza andare a scuola e senza usare i libri di testo, solo leggendo molto.

Se al contrario si usano solo i libri di testo il risultato è mediocre, questo è certo, è costantemente davanti ai nostri occhi.

Potrebbe essere utile imparare i meccanismi reali di codifica e decodifica, ripulendo i libri di testo dai dati falsi e arbitrari?

Certo, magari si potrebbe imparare meglio e più in fretta.

Lavoriamoci.

E soprattutto non partiamo dal presupposto che nelle università e nei centri di ricerca qualcuno ci stia lavorando. Non lo stanno facendo. Nelle Università e nei Centri di Ricerca non sanno nemmeno che cos’è il pensiero e che cos’è la comunicazione. Come possiamo pensare che scoprano le regole per comunicare il pensiero?

Quindi lavoriamoci, c’è un vasto campo da scoprire, ci sono grandi risultati che si possono conseguire!